IL blog di Francesca-Di tutto e di più
curiosità artistiche
SCRIVANIA D'ARTISTA:
ANDY WARHOL
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Ognuno può diventare famoso, ognuno può essere un'artista ma non tutti possono diventare re della pop art. La Pop Art è amare le cose. Amare le cose vuol dire essere come una macchina, perché si fa continuamente la stessa cosa. Io dipingo in questo modo perché voglio essere una macchina. In realtà non ho mai voluto diventare qualcuno, ho semplicemente lavorato; al contrario di altri, il lavoro mi ha sempre aiutato a non pensare.
Arte, musica, moda, fotografia...va bene tutto.
Adoro la fotografia perchè rimane esattamente com'è nel tempo, infatti porto la mia macchina fotografica ovunque vada. Avere un nuovo rullino da sviluppare mi dà una buona ragione per svegliarmi la mattina.
E se la foto rimane unica e per pochi... l'arte invece può essere riprodotta ed è alla portata di tutti: tutte le Coca-Cola sono uguali e tutte le Coca-Cola sono buone.
Non esiste più alcun concetto di unicità ed individualità ma esiste solo il consumismo. Le masse vogliono apparire anticonformiste, così questo significa che l'anticonformismo deve essere prodotto per le masse. La Pop Art prese il dentro e lo mise fuori, prese il fuori e lo mise dentro. Gli artisti pop realizzavano immagini che chiunque camminasse per Broadway poteva riconoscere in un secondo.
Ad un certo punto però L’arte per me non era più divertente; ad affascinarmi era la gente, volevo passare tutto il mio tempo a stare intorno alle persone, ascoltarle e fare dei film su di loro e ho creato la factory : un loft di Manhattan rivestito di carta argentata, un viavai continuo di ragazze e ragazzi squinternati che vivono d'espedienti ma anche tanti personaggi già famosi o che lo stanno diventando in quegli anni, di sconosciuti destinati a quei “quindici minuti” di fama che sono nati proprio qui e di falene che si bruciano subito alla luce dei riflettori improvvisati o nell'ombra della droga. E di tanto in tanto, in mezzo al fenomenale trambusto di vite spericolate, compare qualche critico d'arte, qualche gallerista, qualche ricco collezionista d'arte contemporanea, qualche mostra e qualche opera che oggi vale milioni di dollari.
Erano loro la mia ispirazione e quando la factory è morta temevo che senza quei pazzi tossici che mi blateravano intorno e facevano le loro follie avrei perso la mia creatività.
blog
flowers
"La mia passione per il fatto che le immagini si ripetano e si ripetano - o nel caso del film, "corrono" - manifesta la mia convinzione che passiamo gran parte della nostra vita a vedere senza osservare, questa serie, in tutta la sua giocosità, vivacità e astrazione, ci fa riconsiderare il fascino universale dei fiori ogni primavera."
self portrait with jonh lennon
"Ho cominciato a serializzare le immagini perché m’intrigava il fatto che la ripetizione cambiava l’ immagine stessa."
shot-Orange Marilyn
"Ai primi d'agosto del 1962 cominciai con le serigrafie. Volevo qualcosa di più forte, che comunicasse meglio l'effetto di un prodotto seriale. Con la serigrafia si prende una foto, la si sviluppa, la si trasferisce sulla seta mediante colla e poi la si inchiostra, cosicché i colori penetrano attraverso la trama salvo che nei punti dove c'è la colla. Ciò permette di ottenere più volte la stessa immagine, ma sempre con lievi differenze. Tutto così semplice, rapido, casuale: ero eccitatissimo. Poi Marilyn morì quello stesso mese, e mi venne l'idea di trarre delle serigrafie da quel suo bel viso, le mie prime Marilyn.“
chelsea girls
"Trovo che il montaggio sia molto stancante,lascio che la camera funzioni fino a che la pellicola finisce cosi posso guardare le persone per come sono veramente."
campbell's soup
"In un'intervista mi fu chiesto: Qual è il tuo dipinto preferito di tutto il tuo lavoro?” Ed io risposi: Penso sia la zuppa rossa. Sono state il mio pranzo, ogni giorno. Per ben vent'anni. Inoltre mia madre era solita creare fiori di latta con le lattine vendendole è riuscita a darmi un sostegno economico. ”
elecrtic chair
"Ad un certo punto ho capito che tutto quello che faccio ha qualcosa a che fare con la morte, è un tema che mi perseguita da sempre e ho fatto di tutto pur di prendere le distanze da questa visione. Ho sempre pensato che quando vedi un'immagine raccapricciante più e più volte non ha davvero alcun effetto."
the shadows
Le ho chiamate 'Ombre' perché sono basate su una foto di un'ombra nel mio ufficio. E' l'emblema di tutte le mie riflessioni personali che mi tormentavano. È una serigrafia che asciugo con la vernice. Ho iniziato a lavorarci su alcuni anni fa. Lavoro sette giorni su sette. Ma ottengo il massimo nei fine settimana perché durante la settimana le persone continuano a passare per parlare."
self potrait
"Dipingo immagini di me stesso per ricordarmi che sono ancora in giro: in questo caso, anche per ricordarlo agli altri, nonostante i fatti della vita."
brillo boxes
"Le Brillo Boxes sottolineavano proprio questo, e cioè come non si potesse distinguere l’opera d’arte dall’oggetto comune sulla base di criteri oggettivi di osservazione."
Empire (1964)
"Non mi è mai piaciuta l’idea di raccogliere determinate scene e di metterle insieme, perché…non è come la vita…
Quello che mi piace è raccogliere pezzi di tempo tutti insieme, perché ogni momento è reale."
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Anna Francesca De Nicoli
bibliografia
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https://www.google.com/search?q=cras+andy+warhol&tbm=isch&ved=2ahUKEwiCnqLbxsr3AhWgZ_EDHQgxAWMQ2-cCegQIABAA&oq=cras+andy+warhol&gs_lcp=CgNpbWcQAzoHCCMQ7wMQJzoGCAAQBxAeOggIABAHEB4QEzoICAAQCBAHEB5QpgVYzhtgpiNoAHAAeACAAf4CiAGWDJIBBzAuOC4wLjGYAQCgAQGqAQtnd3Mtd2l6LWltZ8ABAQ&sclient=img&ei=NOl0YoK0C6DPxc8PiOKEmAY&bih=568&biw=1366&rlz=1C1CHBF_itIT882IT882#imgrc=T8-dUUX8zr5Y3M
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https://www.analisidellopera.it/brillo-box-soap-pads-di-andy-warhol/
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https://ilchaos.com/marilyn-monroe-di-andy-warhol-resa-immortale-dalla-pop-art/
https://le-citazioni.it/frasi/139961-andy-warhol-ai-primi-dagosto-del-1962-cominciai-con-le-serigr/
https://www.travelonart.com/arte-contemporanea/andy-warhol-re-factory/
https://frasisocial.com/andy-warhol-frasi/
https://www.stile.it/2003/02/11/andy-warhol-e-la-sua-filosofia-5038-id-113477/
https://www.iconartmagazine.it/news/quando-marsha-p-johnson-ispiro-andy-warhol/
https://gaypress.it/ladies-and-gentlemen-a-londra-un-inedito-andy-warhol/
Da sempre ho contribuito alla sensibilizzazione del movimento per i diritti di omosessuali e transessuali, occupandomi di tematiche LGBT. La lotta alla spersonalizzazione e ai comportamenti standarizzati, sono diventate fonte di ispirazione, tanto da avermi spinto a creare una intera collezione "Ladies and Gentlemen". Lo sdoppiamento della personalità, l’omosessualità, l’esibizionismo, il travestimento e il mimetismo dei personaggi vengono raffigurati in questa successione di serigrafie. Il loro atteggiamento diventa metafora della patinata superficialità, imposta dagli imperativi visivi di spettacolarità del sistema sociale ed economico.
